Rituali di Benessere
Negli ultimi anni ha avuto un grande impatto nel nostro settore massaggi, estetica e SPA l'avvento dei rituali.
In tantissimi centri e SPA si promuovono rituali di tantissimi generi, orientali o occidentali che siano.
E' innegabile come nell'era moderna vi sia la necessità di tornare ad una pratica che solo dal sentirla nominare, rituale appunto, rievoca in noi una sensazione di benessere, di pace, di ritorno a noi stessi.
Se guardiamo alle differenti offerte presenti sul mercato lo vediamo bene come questa tipologia di trattamento sia spesso confinata alla sfera dei trattamenti corpo.
E' veramente così?
Avendo fatto dei rituali una pratica quotidiana da ormai 20 anni, tempi in cui non era particolarmente di moda questo approccio, ho potuto approfondire, studiare su oltre 11'000 trattamenti svolti cosa è la ritualistica, a chi è rivolta e qual è l'approccio corretto di lavoro di chi intende fare dei rituali il proprio modo di lavorare nel mondo dell'aiuto alla persona.

Come vado spesso dicendo in aula nei miei corsi di formazione, noi massaggiatori e massaggiatrici NON siamo nel mondo del benessere, siamo nel mondo della crescita personale.
Abbiamo dimostrazione di questo ogni giorno quando un cliente viene da noi magari "solo" per rilassarsi, in realtà scopriamo quanto ha bisogno di parlare, perché a casa non c'è nessuno disposto ad ascoltarla.
Arrivano nel nostro studio "Solo" per fare un percorso anticellulite ma sotto questo aspetto apparentemente superficiale c'è il bisogno di accettarsi, di guardarsi allo specchio e riuscire a sostenere l'immagine riflessa.
Prenotando una sessione per un "semplice" mal di schiena scopriamo che la persona ha bisogno di scaricarsi delle troppe responsabilità, di proiettarsi maggiormente nel presente.
Sto ovviamente semplificando ma è per esprimere il concetto che dietro ogni disagio, dolore, inestetismo vi è un messaggio inconscio che il corpo urla e cerca ascolto.
Lo vediamo benissimo quanto diveniamo facilitatori della crescita personale della persona, perché quando il cliente ottiene un risultato, cambia.
Cambia modo di pensare, cambia certi tipi di credenze, cambia certe abitudini e inizia a vivere in maniera coerente rispetto a se stessa. Si rende conto che si era rivolta a noi per un problema e lo ha risolto certo, ma anche tanti altri problemi ad esso correlati, spesso legati al loro mondo interno.
E' su questa base che ho strutturato il percorso di ritualistica.
Perché il rito è utilizzato dai primordi dell'umanità.
Utilizziamo i riti da sempre per celebrare un'apertura o la chiusura di cicli di vita.
Quando nasciamo con il battesimo, per celebrare l'amore con il matrimonio, il nuovo anno con la festa di capodanno e così via.
L'approccio alla ritualistica in cabina non è quindi "solo" fare un trattamento sensoriale e naturale, bensì è l'opportunità per il nostro cliente di cambiare, scoprendo un nuovo modo esperienziale di raggiungere nuovi traguardi che riguardano sì il motivo per cui ci hanno contattato, ma anche in maniera silenziosa e piacevole passare attraverso a tutte quelle emozioni che troppo a lungo abbiamo lasciato inespresse, tutte quelle sovrastrutture che abbiamo messo per difenderci e che sono correlate al disagio che quella persona sta vivendo.
Il percorso di ritualistica rende libera la persona che si affida, dandogli la possibilità di chiudere alcune porte che non servono più e aprire un nuovo ciclo più funzionale, più vero, più coerente.
Attraverso il tocco possiamo cambiare, scoprendo il mondo attorno a noi e soprattutto il mondo dentro di noi.
Questo insegniamo in aula. al di là delle tecniche certamente importanti, il fulcro del nostro lavoro è ascoltare, conoscere. Ogni volta che tu operatore scopri qualcuno, stai in fondo scoprendo te stesso.
Il massaggio è vita e vive nella tenerezza del contatto, nell'energia che arriva prima del pensiero.
Vive nella comunicazione dei corpi e nel dialogo profondo di ognuno.
Il massaggio è vita perché ti restituisce il tempo.
Ivan Conversano